Prima Domenica di Quaresima
Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; Cambiate modo di pensare e abbiate fede nella nuova visione che siete in grado di vedere ». (Marco 1:12-15).
Adoro l’economia di questo passaggio del Vangelo. Ma mi sono preso la libertà di cambiare la traduzione dell’ultima frase perché noi associamo il “pentirsi” al rimorso e al rimpianto che alimentano il senso di colpa. Gesù non riassume così il suo messaggio. “Metanoia” è la radice della parola greca dell’originale, che significa “cambiare modo di pensare”. Da maestro supremo quale era, invece di condannarci o farci sbattere il naso contro i nostri peccati, ha cambiato le nostre prospettive. Poiché la sua missione minò così radicalmente il modo in cui religione, politica e denaro lavoravano insieme, Gesù finì sul Golgota, la discarica di Gerusalemme. Era il luogo dove i romani eseguivano le esecuzioni criminali e in seguito gettavano i loro corpi.
Un punto di riferimento che ho in una strada che percorro spesso è il cartello “discarica più avanti”. E alla fine ho scoperto cosa sono le discariche, come funzionano e perché sono così spiacevoli a causa dei gas che emettono e perchè sono così dannose per il cambiamento climatico. I sacchetti di plastica sepolti sotto strati di terreno impiegano fino a 300 anni per decomporsi e quando lo fanno producono minuscole particelle che inquinano il suolo e l’acqua ed entrano nella catena alimentare. I rifiuti richiedono molto tempo ed occupano molto spazio. Non c’è niente di buono da dire al loro riguardo, tranne che sono luoghi convenienti per nascondere sotto un tappeto di terra il nostro peccato di spreco ed eccesso. Ho scoperto la differenza tra una discarica e l’altra ed infine ho appreso che gli archeologi avevano scoperto che il Golgota era in realtà una discarica.
Nel corso degli anni seppelliamo i nostri errori e tutto ciò che ci fa vergognare, nella discarica psicologica. Le discariche non nascondono i ricordi abbastanza bene. I nostri errori e fallimenti sono legioni e forse, cosmicamente parlando, la grande maggioranza degli eventi a livello umano sono fallimenti mediocri se non addirittura negativi. In questa dimensione karmica della realtà cosa succede a tutti i rifiuti? ‘Ridicolo, il triste tempo sprecato che si allunga prima e dopo’, come lo ha descritto T.S. Eliot.
Ma cosa accadrebbe se qualcuno, perduto nella vasta discarica del fallimento, fosse sottoposto a qualcosa che cambiasse completamente la prospettiva e il modo in cui la vediamo? Se questa persona, estendendosi a tutte le dimensioni, mostrasse una comprensione completamente nuova di come affrontare la triste perdita di tempo?