Mercoledì della prima settimana di Quaresima – 21 febbraio 2024
Ieri abbiamo esaminato la saggezza del deserto cristiano e la sua rilevanza per noi nella nostra attuale confusione di valori. John Main – e successivamente la comunità da lui ispirata – hanno attinto a quella saggezza e la ripropongono nella sua semplicità essenziale ed esperienziale. “L’esperienza è maestra”, ci dice questa trasmissione della saggezza. Chi insegna questa trasmissione non distrae con troppe informazioni autobiografiche e non propone se stesso come ponte o voce che porta la parola. Quando vediamo l’infusione della saggezza nel nostro mondo in questo modo, libera dalla personalità ma derivante dall’autorità personale oltre l’ego, intravediamo la sua universalità.
L’ego è semplicemente il punto sopra l’io e quando viene rimosso viene rivelato il vero io.
Nel cuore della trasmissione genuina e disinteressata della saggezza c’è un incrocio dove tutti i trasmettitori di saggezza si incontrano alla fonte. Sperimentare questa unità libera l’energia fresca della speranza. Senza una speranza rinnovata non possiamo credere o lavorare per una nuova evoluzione dell’umanità. E dove altro possiamo vedere così chiaramente ciò che ci unisce come in questa esperienza di unità che deriva dalla nostra origine comune, il nostro fondamento dell’essere?
Quindi, facciamo quello che possiamo per approfondire quell’esperienza in noi stessi e nella nostra comunità, permettendole di diffondersi come l’alba di una nuova umanità contemplativa. Piccole luci che si uniscono per illuminare ogni cosa, l’alba della nuova era. Non sarà facile. Ci saranno coloro che non possono essere visti esplicitamente come “maestri spirituali, che daranno addirittura la vita per questo lavoro: i sei anni di isolamento di Mandela e i successivi ventuno anni di reclusione o la morte di Alexei Navalny in un campo di lavoro russo la scorsa settimana. Ma poiché non c’è pace senza giustizia, tutte le forme di verità sono amiche e collaborano
Ogni meditazione, il viaggio unico di ogni meditatore, ogni persona che dice la verità aiuta a ridurre e guarire la sofferenza collaterale che dovremo sopportare e la ricostruzione che verrà.
Ramana Maharshi è uno dei grandi maestri dell’era moderna, scomparso da tempo ma ancora attivamente presente. Mi sento legato a lui attraverso l’insegnante di John Main che a sua volta è stato guidato da lui. Il risveglio spirituale di Ramana di diffondeva principalmente attraverso il silenzio ma anche attraverso le sue risposte alle domande. Nell’affermare il lavoro risoluto e persistente della realizzazione del Sé a cui tutti siamo chiamati, si libera la speranza che la coscienza dona a ogni ricercatore
Egli utilizza l’immagine familiare di una bobina di corda per descrivere il processo. Nella penombra questa è vista come una forma sfocata e viene scambiata per un serpente provocando paura, paralisi o violenza. Alla luce dell’alba si vede per quello che è e la paura si dissolve. Nel buio più totale non si vede affatto. Questa oscurità, come il caos prima della creazione, è l’ignoranza originale o il peccato originale che tutti portiamo. In piena luce la corda è solo una corda. Tutto è quello che è e la gioia scoppia.