L’oceano è infinito
Un altro modo per dire che la nostra visione si espande è dire che arriviamo a vedere oltre le semplici apparenze, nella profondità e nel significato delle cose. . .non solo. . .in relazione a noi stessi ma. . .al tutto di cui facciamo parte. Questa è la via della vera conoscenza di sé ed è per questo che la conoscenza di sé è identica all’umiltà. La meditazione ci apre questa preziosa forma di conoscenza, [e] questa conoscenza diventa saggezza. . .quando non si conosce più per analisi e definizione ma per partecipazione alla vita e allo spirito di Cristo.
Con la quiete nello spirito ci spostiamo nell’oceano di Dio. Se abbiamo il coraggio di staccarci dalla riva non possiamo non trovare direzione ed energia. Più ci allontaniamo, più forte diventa la corrente e più profonda è la nostra fede. Per un po’ la profondità della nostra fede è messa alla prova dal paradosso che l’orizzonte della nostra meta si sta sempre allontanando. Dove stiamo andando con questa fede più profonda? Poi, gradualmente riconosciamo il significato della corrente che ci guida, e vediamo che l’oceano è infinito.
Brano tratto da John Main OSB, “The Oceans of God” (December 1982), THE PRESENT CHRIST (New York: Crossroad, 1991), pp. 111-112, 116-117.