La ricerca di una nuova era di dialogo religioso
Forse uno dei dilemmi per la cristianità tradizionale è come comunicare il vangelo in modo non competitivo nel contesto di relazione con le altre fedi. Per il cristiano elitario, questo non ha senso. Ma forse lo Spirito sta cercando di insegnarci qualcosa. Forse la cristianità sta imparando che per essere veramente universali deve trovarsi e riconoscersi in tutte le forme di esperienza spirituale umana e in ogni tipo di evento spirituale. […]
Dobbiamo cercare una nuova era di dialogo religioso, di tolleranza, di reverenza vicendevole e di imparare l’uno dall’altro in modi che chi ci ha preceduto non poteva neanche immaginare. Non è questo compatibile con la personalità e l’esempio di Gesù? Non ha rifiutato nessuno, ha tollerato tutti e visto il mistero di Dio in ogni persona e nella natura. Ha mangiato con chi avrebbe dovuto disprezzare: ha parlato con chi avrebbe dovuto evitare. Era aperto agli altri tanto quanto lo era a Dio. […]
In Gesù, tempo ed eternità si intersecano. Ma l’intersezione avviene nella povertà umana di spirito. La povertà è il punto “dove il mistero infinito incontra l’esistenza concreta.” La povertà non è solo l’assenza di cose ma la consapevolezza del nostro bisogno degli altri, di Dio. Il bisogno umano è universale. I ricchi e i più potenti, come i poveri e i più emarginati, sono tutti uguali nel loro bisogno.
Il bisogno è semplicemente il sentimento forte che nasce in risposta al fatto che siamo interdipendenti. La saggezza sta nel riconoscere la nostra inter-relazione, e la compassione è praticare la nostra connessione. Nella meditazione, ci immergiamo in un livello di realtà più profondo della nostra mente superficiale e guidata dall’ego dove siamo così spesso impigliati nella rete di illusione riguardo alla nostra indipendenza e isolamento. Sciogliersi da quella rete è il lavoro quotidiano della meditazione ed è anche il nuovo modello di pratica della presenza di Dio nella vita ordinaria.
Brano tratto da Laurence Freeman OSB, “Anniversary of John Main,” WCCM International Newsletter, Winter, 1996.