Perché rinunciamo a noi stessi
Quando meditiamo, non solo non ci distacchiamo dalle varie attività del nostro essere, ma gradualmente scopriamo nuovi fondamenti della nostra esistenza. Ci accorgiamo di non essere radicati in noi stessi, perché le nostre radici affondano in Dio. In Dio che è Amore. E ciò avviene perché scopriamo il coraggio di distogliere l’attenzione da noi stessi, impariamo a non pensare più tanto alla nostra persona, privilegiando la scelta di essere. Di essere in pace, in silenzio: è questa la lezione, ed è proprio in una tale dimensione di pace, di silenzio che ci ritroviamo in Dio, nell’Amore.
Brano tratto da John Main OSB, ‘Il perché dell’abbandono’ in “La via della non-conoscenza”, Edizioni Appunti di Viaggio, p. 18. [in “Why We Renounce Ourselves” in THE WAY OF UNKNOWING (New York: Crossroad, 1990), p. 11.]